THE WAITING WALL
Dal 21 al 27 settembre scorso, per una settimana in occasione del Brighton Digital Festival, un’opera d’arte ha trovato posto nella stazione della città, confondendosi tra la folla e i tabelloni delle partenze. Si tratta di The Waiting Wall, una rivisitazione in chiave digitale del Muro del pianto di Gerusalemme (in inglese the wailing wall). L’idea è degli artisti Alan Donohoe e Steven Parker, insieme Free the Trees, ispirati dal libro di Alain de Botton Religione per gli atei: lo scrittore suggeriva che i pensieri privati della gente dovrebbero essere condivisi pubblicamente sui cartelloni pubblicitari delle città, ricreando una sorta di Muro del pianto. Esattamente questo è cio che accade in The Waiting Wall, un tabellone come quelli delle stazioni e degli aeroporti, che mostra a rotazione i pensieri più intimi delle persone e le riflessioni più profonde sulla propria esistenza, un muro di confessioni private sulle ansie della vita, la solitudine, le relazioni, i fallimenti. Dopo l’esposizione pubblica alla stazione di Brighton, The Waiting Wall continua a vivere online e ognuno può contribuire al progetto scrivendo i propri pensieri, per umanizzare il dolore e scoprirsi meno soli.
www.thewaitingwall.com